“Colpa” di due libri sui segreti delle rispettive cucine regionali presentati il 5 aprile nella prestigiosa sede dell’Istituto di italiano di cultura promotore dell’evento. Al giornalista Stefano Andrini, curatore dei volumi (il secondo insieme al collega Andrea Fagioli), il merito di aver ideato un evento dalle caratteristiche decisamente inusuali. Fin dall’inizio di questo percorso Andrini si è avvalso della preziosa collaborazione di Bologna Connect e in particolare di Laura Bizzari e Antonella Orlandi, che vantano ormai una lunga esperienza nell’organizzazione di iniziative culturali in terra americana (e non solo). L’evento, che ha avuto anche il patrocinio della Regione Emilia Romagna, è stato coronato da un successo straordinario e inaspettato. Un folto pubblico ha riempito la sala incontri dell’Istituto italiano di cultura per assistere al dialogo tra Mary Tolaro-Noyes, ambassador di Bologna Connect e Stefano Andrini. Le sorprese non sono mancate. A cominciare dai video originali (regista Federico Formigoni) scelti per intervallare la presentazione e sottotitolati in inglese da Enrica Nicoli Aldini, una ragazza bolognese ormai trapiantata negli Stati Uniti. Sullo schermo della sala le immagini sono scivolate via accolte con stupore e divertimento dal pubblico: la sfida estrema della Tagliatella Band con un remake di un celebre canto natalizio hawaiano; la performance di Alessandro Di Leva che nei panni di un legionario romano racconta gli antenati della piadina; l’esilarante monologo del comico Paolo Cevoli (applauditissimo) che ha provato a spiegare agli americani perché la Romagna è devota al maiale, l’aneddoto raccontato dallo chef del Grand Hotel di Rimini Claudio Di Bernardo a proposito di quella volta che Sharon Stone preferì alle ostriche un piatto di spaghetti aglio olio peperoncino. Fino alla spruzzata finale dell’agrifolk delle toscanissime De’ Soda Sisters. Tantissimi i temi emersi nel dibattito: l’esistenza o meno degli spaghetti alla bolognese; perché il destino di ogni tortellino che si rispetti è il brodo e non la panna, la perpetua che dalla finestra della Sala della Musica di San Petronio controllava il momento giusto per buttare giù la pasta. Terminato il video del legionario romano, come in un classico film americano dove l’attore esce dallo schermo, è spuntato tra il pubblico accompagnato da Francesca Pivi vestita da matrona romana. E qui è scattata la standing ovation. Il blogger David Scott Allen che nel libro ha intervistato Sting e sua moglie sulla loro factory toscana. Infine dalle parole ai … piatti. Precedute dalla candid camera sulla preparazione di crescentine e zuccherini Bianca e Anna dell’Albergo Villa Svizzera di Vidiciatico hanno offerto una degustazione di tigelle con farcitura d’ordinanza. La tasting è proseguita con le specialità dolciarie di Babbi. E gli insuperabili vini dell’azienda Tre Monti di Imola. Squadra che vince non si tocca. Ed è già pronta a ripartire su nuove rotte: per far conoscere anche in altri porti il format sperimentato con successo a San Francisco.